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Un Mondo Possibile

Un Mondo Possibile

Politica, Economia, Cultura e Democrazia Economica
Movimento per la Democrazia Economica
LETTERE: Ideologia del consumismo.


DOMANDA:
Salve,
sono una ragazza interessata alle Vostre iniziative e vorrebbe essere informata su alcuni punti fondamentali:
Secondo Voi il consumismo si potrebbe eliminare?
Il consumismo è importante in funzione dello sviluppo economico? Ha degli effetti positivi? E quali possono essere gli effetti negativi?
E cosa ne pensate di una Italia di "girotondi pacifisti" mentre gran parte della sua economia è basata sulla produzione delle armi?
Cosa ne pensate del fatto che la Droga è vietata e l'Alcool no ed è legalmente alla base della nostra attività economica pur essendo nocivo?
Spero nelle Vostre risposte!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Distinti Saluti
Caterina.


RISPOSTA:
Ciao Caterina, provo a rispondere alle tue domande.

Il consumismo è un modo di pensare di interpretare il rapporto che individualmente o collettivamente si ha con le merci che consumiamo.  E' in sostanza una vera e propria ideologia basata sul materialismo che ha come funzione primaria quella di stimolare la psiche umana al consumo e alla dipendenza dai beni materiali. Il consumismo può essere definito senza mezzi termini una forma di sfruttamento psicoeconomico: si stimola in desiderio mentale per indurre la persona a comprare, il fine ultimo quindi è puramente economico. Il consumo e non il consumismo ha effetti positivi per lo sviluppo economico.

Il consumismo invece ha degli effetti devastanti sulla psiche umana, è responsabile di innumerevoli malattie mentali, manie, distorsioni del carattere e del comportamento umano. E' causa di aggressività e violenza nel momento in cui la persona si trova nell'impossibilità di soddisfare i propri desideri materiali. Se non hai i soldi si può rapinare ed uccidere anche per un telefono cellulare.  Il consumismo è il prodotto di questa società basata su valori materiali che nega i sentimenti e i valori della spiritualità limitando l'espressione umana. L'essere umano ha tre livelli di espressione: quello materiale, quello mentale, quello spirituale. Il consumo di beni materiali va equilibrato con le esigenze di tipo mentale e spirituale sia a livello individuale che collettivo altrimenti si mette a rischio l'esistenza stessa.
I girotondi, il movimento per la Pace e molte forme di protesta che in questi ultimi anni sempre di più coinvolgono la collettività sono sicuramente una forma di ribellione, di ripensamento al modo consumistico di pensare ed interpretare le cose. Si è scoperto che dietro un paio di scarpe Nike ci sono dei bambini sfruttati che le producono. Che dietro alla benzina per le nostre auto c'è la guerra per il petrolio. Che, dietro al caffè che noi beviamo c'è il debito dei Paesi Poveri. Che dietro alla piaga della guerra ci sono le multinazionali delle armi.

La droga e l'alcool sono due fenomeni che rispecchiano il disagio mentale e sociale che esiste oggi nelle società sviluppate. Abbiamo a disposizione qualsiasi bene materiale che la mente umana possa immaginare e contemporaneamente conviviamo con milioni di persone insoddisfatte, prive di affetto ed incapaci di esprimere amore  che si rifugiano nell'oblio dell'alcool e della droga.  Abbiamo sicuramente bisogno di un sistema di vita che cambi le nostre abitudini e rigeneri i valori morali e spirituali in modo che la collettività si possa esprimere attraverso sentimenti e pensieri più elevati.

E' necessario aumentare la qualità della vita nelle funzioni che quotidianamente svolgiamo. Il rispetto dell'ambiente e di tutte le forme viventi esistenti intorno a noi è un primo passo indispensabile che si deve riflettere nella legislazione in modo da modificare comportamenti ed abitudini delle persone. Bisogna riformare il modo di lavorare che non può e non deve essere basato sull'insicurezza ma al contrario le sicurezze devono aumentare per permettere alla persona di usare tempo,  energie e risorse allo sviluppo delle proprie qualità mentali e spirituali. Per permettere alla persona di occupare più tempo con la famiglia, i figli, per coltivare le arti o per studiare, per fare sport o per coltivare il culto dello spirito pregando, cantando, danzando, facendo meditazione.

Ottenere questo oggi non è un sogno o un'utopia perché credo che la nostra civiltà, abbia già da tempo dato gli strumenti per il soddisfacimento di queste necessità. Ci sono i capitali, le tecnologie e tutti gli strumenti necessari per costruire un ambiente sociale che possa rispondere alle esigenze di esistenza bilanciata di tutta la collettività nessuno escluso. Sono necessarie delle riforme nella struttura socio economica della nostra società. Vanno trovate nuove forme di distribuzione della ricchezza che permettano a tutti un aumento del potere d'acquisto e che stimoli in maniera permanente il meccanismo della domanda e dell'offerta. Vanno diminuite le ore di lavoro per  debellare la disoccupazione e l'alienazione. Vanno ricercate nuove forme di proprietà che non si basino sulla concentrazione di monopolio che permettono ad una o ad una elite di persone di decidere a proprio piacimento della vita di milioni di esseri umani.  Eppure i nostri padri e i nostri nonni hanno lottato per detronizzare il potere assoluto dei Re e degli Imperatori, per quale motivo oggi dobbiamo accettare gli imperi economici?

La democrazia ha sostituito le dittature, LA DEMOCRAZIA ECONOMICA deve sostituire i monopoli che sono espressione della dittatura economica di una ristretta elite e che impediscono con i loro falsi bisogni a milioni di persone di crescere armoniosamente. Cara Caterina, non so se ho risposto in maniera soddisfacente a tutte le tue domande ma volevo comunicarti un certo tipo di sentimento che esula dalle campagne e dalla propaganda politica ma che invece crede che il vero cambiamento scaturisca dal desiderio altruistico che ognuno di noi ha verso l'altro, e non è disposto in nessun modo a compromettere questo sentimento. Se ti accorgi che il benessere umano è un'esigenza da condividere con gli altri, ci sei, questa è la strada.

Ciao Dhruva.

2003-04-19 LETTERE: Ideologia del consumismo.


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