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Lettera su trasmissione Ballarò del 27/04/2007

La trasmissione di Ballarò di martedì 27 marzo, con le Tabelle illustrate dal prof. Boeri, ha evidenziato ancora una volta, se mai ve ne fosse bisogno, la pochezza delle risorse finanziarie a disposizione del Governo rispetto alle numerose, tutte impellenti e sacrosante, richieste che provengono dal mondo del lavoro, delle imprese e dei cittadini in generale.  Ciò, nonostante le maggiori entrate insperate e non previste realizzate negli ultimi mesi. Il famoso "tesoretto" è talmente "etto" che non basta a soddisfare una sola delle richieste avanzate. Tutte le altre possono aspettare! Ma fino a quando? Evidentemente fino a quando la situazione non degeneri e ci frana addosso. Il che dimostra ancora una volta che senza interventi di finanza straordinaria, nessun Governo, di qualsiasi coloritura politica dell'arcobaleno italiano, può far fronte alle esigenze legittime e alle aspirazioni minime dei ceti meno abbienti, dei vecchi come dei nuovi poveri, in crescendo pauroso.

Queste argomentazioni rappresentano l'estrema sintesi della tesi che ho cercato di dimostrare attraverso la pubblicazione del saggio "finanziaria e debito pubblico, evasione e pressione fiscale, perché urge la Patrimoniale",  con abbondanza di analisi retrospettive ed attuali, con citazioni di fonti ufficiali, con la constatazione di un sistema fiscale impossibile, sia per la follia dell'orgia normativa, come la definiva vent'anni fa  Tremonti, e sia per l'incivile, paradossale, anacronistica pressione fiscale, che arriva a tassare finanche società in perdita. E a proposito di quest'ultimo punto, il Prof. Boeri ha affermato che la pressione fiscale è attestata sul 42.50%, anche se, ha precisato, che per effetto dell'evasione, essa sale intorno al 49%. Non una parola sugli effetti gravemente distorsivi e discriminatori per tutta la platea di contribuenti nei cui confronti la pressione fiscale arriva al 70-80-90-100% dell'utile ante imposte, e per quei soggetti che, pure in perdita, vengono tassati ugualmente e per i quale è impossibile calcolare il livello di pressione fiscale cui sono sottoposti.

Affermazioni così solenni, pronunciate nel corso di una trasmissione televisiva seguita da milioni di telespettatori e da una fonte così autorevole quale l'economista prof. Boeri non fanno altro che alimentare la grave ingiustificabile mistificazione che circola in merito all'effettivo e reale livello di pressione fiscale esistente nel nostro Paese mentre  vengono taciute le situazioni inammissibili, per un Paese civile, di intollerabili discriminazioni perpetrate nei confronti di singoli  contribuenti nei casi concreti.

Ho spedito copia del mio saggio a tutti i conduttori delle trasmissioni televisive che fanno dibattiti, che a questo punto sono fondati sull'acqua e su aria fritta, per tentare di instaurare per lo meno un dibattito su un tema così fondamentale e decisivo per la governabilità del Paese. Da Primo Piano a Porta a Porta, da ½ ora di Lucia Annunziata a Ballarò, da Anno Zero a Fabio Fazio, a Corrado Augias, a Mentana, a Parla con me, a La Voce info, cui collabora il Prof. Boeri; ma tutto questo fior fiore di divulgatori del verbo televisivo, con l'aspirazione di professarsi progressisti e obiettivi, pronti a scattare e gridare allo scandalo, a reclamare  libertà di stampa e pluralismo quando vengono intaccati personalmente, per il resto coltivano la TV pubblica come fosse un loro feudo privato, cui sono ammessi soltanto politici e sindacalisti, organismi padronali,Vip, veline, schedine e qualcuno che compie un delitto importante. A un comune cittadino, anche quando propone un tema così cruciale, intorno al quale si dibatte da sempre senza tener conto della realtà, se non ha buttato giu' da una rupe qualcuno, l'ingresso è vietato.

Spedirò la presente ai personaggi sopra elencati, ma al Prof.Boeri, che  ha  possibilità di rispondermi anche dal piccolo schermo vorrei porre due semplicissime domande, rispetto alle quali gradirei una risposta precisa:
1) E' vero che in materia fiscale esiste da diversi decenni un'orgia normativa divenuta impossibile per qualunque mente umana e che rende impraticabile la lotta all'evasione?

2) Sono veri o sono falsi gli esempi che ho riportato nel mio saggio circa il tipo di tassazione e il livello di pressione fiscale che può arrivare, in casi concreti, come quelli da me riportati, anche oltre il 100%?.

2007-04-15 Francesco Calvano


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